News: Formazione costante e nuovi mercati. Così abbiamo affrontato l’emergenza Covid-19. L’intervista all’ingegnere Gaetano Griso, Ceo di Punto Netto, azienda leader nei Controlli non Distruttivi che nel 2020 ha implementato le sue attività nel settore delle Energie rinnovabili mitigando le ore lavorate perse a causa della pandemia tenendo a bada la crisi economica che da marzo ha investito l’Italia.
LA GESTIONE DELL’EMERGENZA COVID-19 E LA CRISI ECONOMICA IN ITALIA
Ingegnere Griso, come ha gestito l’emergenza Covid-19 all’interno della sua azienda e nelle delicate attività che avete continuato ad effettuare all’interno degli stabilimenti in giro per l’Italia?
«Sin dai primi momenti dell’emergenza sanitaria da Covid-19 l’azienda è stata attenta alle circolari del Ministero della Salute e alle direttive delle Asl competenti per zona e naturalmente ha sempre applicato il protocollo di contenimento dei contagi di marzo, tenendolo costantemente aggiornato e integrandolo di volta in volta. I nostri dipendenti, come ospiti nei vari stabilimenti in cui prestano servizio, hanno dovuto attenersi a protocolli di ingresso molto rigidi, in alcuni casi anche superiori a quanto previsto dal ministero. In alcune aziende oltre alle dichiarazioni di triage che vengono effettuate all’ingresso, i lavoratori al primo accesso dovevano munirsi di referto non più vecchio di tre giorni che attestasse la loro negatività al tampone. Addirittura in uno degli stabilimenti dove lavoriamo con maggior frequenza, la direzione ha individuato un sistema che opera nel solco del Contact Tracing e grazie alla tecnologia Bluetooth era in grado di tenere traccia dei contatti avuti negli ultimi giorni di ogni ospite. L’apparecchiatura veniva assegnata come chiave univoca e applicata accanto al badge all’ingresso».
Quali strategie Punto Netto ha dovuto mettere in campo per affrontare la crisi economica generata dall’emergenza sanitaria che dal mese di marzo ha messo in crisi l’intero comparto metalmeccanico?
«L’impatto del Covid nel settore metalmeccanico ha generato una crisi economica in Italia. Abbiamo sostanzialmente avuto un calo pari al 50% del volume di ore lavorate rispetto all’anno precedente. All’interno del settore Automotive, poi, la ricaduta più forte si è registrata presso fornitori e stabilimenti di produzione italiani. Sì perché i produttori di componenti per case automobilistiche estere (francesi e tedesche su tutte) sono intervenuti con bonus e incentivi all’acquisto di vetture fino a quasi 6 mila euro. Questo ha permesso di sostenere meglio il mercato dell’auto già dalla fine della scorsa primavera riducendo la crisi del settore accentuata dal Covid-19. Da noi in Italia, invece, alcune politiche sbagliate hanno in sostanza bloccato un comparto, quello dell’auto che tra produttori e fornitori diretti genera il 20% del Prodotto interno lordo del Paese. Poi la scelta di incentrare buona parte degli incentivi verso un settore – quello delle auto elettriche – in cui l’Italia non ha ancora raggiunto una capacità piena ha portato molti acquirenti a virare su case automobilistiche estere».
I CONTROLLI NON DISTRUTTIVI NEL COMPARTO DELLE ENERGIE RINNOVABILI
Nel momento di massima crisi per il comparto Automotive, però, Punto Netto ha fatto una chiara scelta di campo
«Non potevamo stare fermi a guardare dalla finestra che l’emergenza sanitaria finisse. Piuttosto abbiamo preferito continuare ad investire sulla formazione e sulla qualificazione ulteriore dei nostri dipendenti allargando il nostro raggio d’azione. Abbiamo guardato a settori lontani rispetto all’Automotive e ci siamo resi conto che i Controlli non Distruttivi che fanno della Punto Netto una azienda leader in Italia erano molto richiesti anche in comparti come quello delle Energie rinnovabili. Questo settore è da sempre soggetto ad ispezioni e controlli periodici e accurati. Il nostro codice Ateco che ci inserisce nelle aziende che prestano servizi di ingegneria, ci ha permesso di lavorare con continuità nei Controlli non Distruttivi, fondamentali ad esempio nel comparto delle Energie rinnovabili e nello specifico del settore eolico chiudendo una commessa importante con Leitwind, azienda leader nella progettazione, costruzione e installazione di aerogeneratori con generatori sincroni a presa diretta e magneti permanenti. Il contratto sottoscritto con l’azienda di Vipiteno nella scorsa primavera e che dura tutt’ora ci ha permesso di controllare rotori e statori presenti nei sistemi eolici che insistono su una ampia fetta di territorio che si estende tra la Campania e la Puglia»
Quale futuro vede per la Punto Netto nei prossimi 5 anni?
«Il peso e la responsabilità delle scelte che abbiamo dovuto fare in quest’anno le ricorderemo a lungo. Per mitigare gli effetti di una crisi inaspettata e imprevedibile ci siamo affidati al nostro ufficio personale e paghe che ha fatto un grande lavoro per sollecitare il corretto espletamento delle pratiche INPS per la Cassa integrazione con l’ottenimento di assegni in tempi molto più rapidi rispetto a quelli che spesso abbiamo letto sui giornali. La pandemia da Covid-19 ci ha insegnato che anche di fronte ad una crisi come questa, che ha generato perdite anche del 50% di ore lavorate, bisogna avere il coraggio di ricalibrare le strategie aziendali allargando il campo d’azione, aprendo le risorse aziendali verso mercati diversi. Da una parte, pertanto, abbiamo implementato gli interventi a valore aggiunto come i Controlli non Distruttivi nel settore delle Energie rinnovabili e, dall’altra, abbiamo attuato una precisa e oculata rimodulazione dei costi che, però, non ci ha impedito di confermare, e in alcuni casi incrementare, la spesa dedicata alla formazione a distanza del personale e all’accreditamento per la norma ISO 17020. In questo momento storico, in definitiva, l’esserci orientati verso ispezioni di tipo periodico, anche in altri settori come quello eolico, ci ha permesso di mitigare la perdita di ore di lavoro e di affrontare la crisi economica con maggiore serenità».