Il Controllo non Distruttivo con i Liquidi Penetranti (Penetrant Testing) è uno dei più tradizionali metodi di analisi utilizzati dall'industria generale per evidenziare discontinuità superficiali su qualsiasi materiale metallico con ridotta porosità e rugosità superficiale.
È un metodo di tipo superficiale. Questo vuol dire che con i PT è possibile ispezionare lo stato corticale del componente e individuare difetti che giacciono in superficie, anche ad una certa profondità, ma che sono affioranti.
Il metodo Liquidi Penetranti, permette di evidenziare, in maniera rapida ed affidabile, discontinuità aperte in superficie (cricche, porosità, ripiegature, strappi, cricche di fatica e di trattamento termico, etc.) su diverse tipologie di materiali metallici, anche con geometrie complesse.
Il principio fisico su cui si basa il metodo dei Liquidi penetranti è legato alla capacità di alcuni materiali di penetrare all’interno di cavità molto ristrette, come generalmente sono le discontinuità tipiche della metallurgia (crinature, incollature, porosità, ecc.). Questo è reso possibile grazie ad alcune peculiarità fisiche che tali sostanze devono possedere come una bassa tensione superficiale, una buona capillarità o un buon potere bagnante.
I Liquidi Penetranti sono impiegabili con diverse tecniche di ispezione in funzione della sensibilità richiesta. Noi di Punto Netto, ad esempio, impieghiamo penetranti a contrasto di colore e fluorescenti in funzione delle procedure di ispezione da impiegare e dei requisiti di norma da adottare.
Come detto, uno dei vantaggi dei Controlli non Distruttivi effettuato con il metodo dei Liquidi Penetranti è dato dalla sua applicabilità su ogni componente metallica anche con geometrie notevolmente complesse. L’individuazione delle anomalie rilevanti, rispetto ad altre metodiche, risulta, per un personale certificato 2° livello come quello della Punto Netto, immediata da definire. Altro vantaggio è dato dal costo che può essere decisamente contenuto se ci si affida a personale qualificato dotato di kit portatili per l’ispezione. Infine, grazie ad un controllo con Liquidi penetranti, l’interpretazione dei difetti è relativamente semplice.
Come ogni metodica applicata ai Controlli non distruttivi, anche i Penetrant Testing comportano alcuni svantaggi. Innanzitutto non è adatto se si vogliono individuare difetti interni che non affiorano in superficie. Non è un metodo che si adatta bene a componenti che presentano superfici troppo rugose o porose, verniciate o trattate con ossidi e protezioni galvaniche. Infine, l’indicazione fornita dai Liquidi penetranti non consente di valutare la profondità del difetto stesso.
Le fasi di un controllo con Liquidi penetranti sono molteplici
Il Controllo non distruttivo effettuato con Penetrant Testing può essere applicato, ad esempio, per evidenziare eventuali non conformità nelle saldature per fusione e nei forgiati, sulle lamiere e sui lavorati di macchina, ma anche nelle comuni fusioni e sui tubi con o senza saldature
Tutte quelle componenti che, a causa del proprio ciclo di fabbricazione o di servizio, possono presentare discontinuità superficiali affioranti, possono essere ispezionate attraverso i Liquidi penetranti. Il CND con Liquidi penetranti, pertanto, è in grado di individuare, ad esempio, saldature per fusione appena realizzate o in fase di manutenzione, componenti lavorate da macchina utensile il cui difetto è generato dall’utensile stesso, eventuali presenze di cricche superficiali, sfogliature e sdoppiature nelle lamiere o la presenza di cricche e ripiegature nelle componenti forgiate.
Le norme di riferimento che governano il mondo dei Liquidi Penetranti nell’ambito della General Industry, e a cui i tecnici qualificati e certificati di 2° Livello di Punto Netto si rivolgono, sono le seguenti:
• Norma di certificazione del personale addetto ai Controlli non Distruttivi:
UNI EN ISO 9712
• Norma generale di metodo:
UNI EN ISO 3452-1/2/3/4
• Norme di prodotto:
UNI EN 10228-2 (controllo PT di forgiati)
UNI EN 1371-1 (fusioni in sabbia)
UNI EN 1371-2 (fusioni in cera persa)
• Norme di accettazione:
UNI EN ISO 23277 (controllo PT di saldature)
UNI EN 10228-2 (controllo PT di forgiati)
UNI EN 1371-1 (fusioni in sabbia)
UNI EN 1371-2 (fusioni in cera persa)
Abbiamo costruito intorno ai nostri clienti un'ampia rete di presenza che ci permette di essere sempre al loro fianco.