Tra le diverse Prove non Distruttive il metodo con le correnti indotte (anche dette Eddy current) rappresenta una tecnica di fondamentale importanza per la ricerca di difetti superficiali e sub-superficiali su parti elettricamente conduttive. Questo Controllo non Distruttivo è applicabile sia su materiali metallici che non metallici, purché dotati di conducibilità elettrica, come ad esempio, le strutture in CFRP (compositi in fibre di carbonio).
Il metodo delle Correnti indotte è molto impiegato su componenti che hanno un rivestimento superficiale come vernici, placcature, rivestimenti protettivi come cromature, zincature ecc. e consente di individuare discontinuità lineari e non lineari come cricche, porosità, corrosioni e mancate fusioni, variazioni di conducibilità, di permeabilità magnetica, di durezza, consentendo anche l’attività di selezione dei materiali.
Le Correnti indotte sono una Prova non Distruttiva molto richiesta nell’ambito delle revisioni aeronautiche ma anche nel settore di fabbricazione di componenti meccanici dell’industria generale sottoposti a difetti come cricche da trattamento termico o da lavorazione meccanica e per il controllo di difetti causati dalla corrosione all'interno di fasci tubieri di scambiatori di calore industriali.
Le Eddy current nascono per la presenza, sulla superficie del componente da investigare, di un campo elettromagnetico variabile nel tempo, il quale induce una tensione elettrica con conseguente generazione di correnti circolanti concentriche che si oppongono alla causa che le ha generate. In funzione del tipo di materiale da ispezionare, quindi della sua conducibilità e della sua eventuale permeabilità magnetica, oltre che della frequenza del campo induttore, tali correnti penetrano nel materiale per profondità dell'ordine di alcuni millimetri. La presenza di una discontinuità nel volume di circolazione delle correnti perturba il loro percorso dando origine ad un segnale elettrico proporzionale alla dimensione del difetto stesso. Tale segnale è rappresentato sia mediante piano polare (angolo ed intensità) che nel dominio del tempo.
Nei Controlli non Distruttivi mediante le Eddy current, la Punto Netto può fornire anche tecnici di 3° livello nel rispetto della normativa UNI EN ISO 9712, impiegando sonde a tastatore per superfici, sonde rotanti per il controllo di fori, sonde “pencil” per il controllo di angoli e superfici a geometria variabile. Le frequenze tipiche vanno dai 100 kHz fino a 2-5 MHz.
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